La Malattia Mentale: Davvero è Inguaribile?

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Nel 2010, la prevalenza della malattia di Alzheimer era 0,2% nella fascia di età 55-59 anni e 48,2% nella fascia di età 95-99 anni, mentre la prevalenza di tutte le chlorpromazine 100mg in linea forme di demenza era 0,7% nella fascia 55-59 anni e 60,5% negli ultra95enni. 1990 e il 2010: nel 1990, la prevalenza della malattia di Alzheimer era dello 0,1% nei soggetti di età compresa tra 55-59 anni, fino a valori del 28,8% nella fascia d’età 95-99 anni, mentre la prevalenza di tutte le forme di demenza variava dallo 0,5% nella fascia 55-59 anni fino al 42,1% negli ultre95enni. In luogo della segregazione si introducono forme di socializzazione guidate dal tecnico che costruisce una rete di relazioni protette, finalizzate a riprodurre all’interno dell’istituzione modelli e condizioni di vita il più possibile simili a quelli della vita (Basaglia, Giannichedda). Dal report di Gonghuan Yang and colleghi sui risultati del Global Burden of Diseases Injuries and Risk Factors Study 2010 (GBD 2010) emerge che i disturbi mentali e comportamentali rappresentato il 9,5% di tutti gli anni di vita persi per disabilità (DALY) e il 23,6% di tutti gli anni vissuti con disabilità (YLD). Chan e colleghi hanno attinto alla grande quantità di lavori pubblicati in lingua cinese, utilizzando le banche dati accademiche cinesi (China National Knowledge Infrastructure e Wanfang), oltre a PubMed.

Chan e colleghi sono riusciti a superare uno dei principali problemi nella ricerca e studio delle demenze e cioè il difficile accesso ai lavori pubblicati in lingua cinese. Nello studio delle demenze bisogna considerare che le stime di prevalenza sono sicuramente in difetto rispetto al numero di soggetti realmente affetti. Appare chiara la necessità di quantificare il carico di malattia legato alle demenze e di sviluppo e implementazione di programmi politici volti al sostegno assistenziale, in termini socio-sanitari, dei soggetti affetti da tale patologia. Il fallimento dei programmi di educazione di comunità sugli effetti nocivi del fumo per ridurre i tassi di fumo significativamente (più del 50% dei medici di sesso maschile in Cina ancora fumano) dimostrano che l’educazione, anche se essenziale, non è sufficiente a cambiare il comportamento. I dati di sorveglianzadi popolazionesono crucialiperlosviluppo di politiche e programmi efficaciper la prevenzione e gestione delledemenze, matali datirisultano ad oggi inadeguati e incompleti per questi Paesi. Considerando il continuo aumento della prevalenza di demenza in Cina, dovrebbero essere stanziate risorse adeguate da erogare a livello nazionale, locale, familiare ed individuale, per affrontare in maniera appropriata la gestione della demenza in termini preventivi, diagnostici e terapeutici.

Sono anche in aumento nuovi tipi di diagnosi psicologiche come il disturbo da stress post-traumatico, i disturbi dell'adattamento, la sindrome da affaticamento e la sindrome post-Covid. La prevalenza di demenza, aggiustata per età, è risultata essere più elevata nel genere femminile, mentre non sono apparse differenze statisticamente significative nelle stime di prevalenza della popolazione urbana rispetto a quella delle popolazioni rurali. Dobbiamo considerare che la migrazione di giovani adulti da zone rurali verso zone urbane porterà nei prossimi decenni ad un gran numero di persone anziane (soprattutto donne) sole e vulnerabili nelle aree rurali. Parte del problema è la carenza di servizi specializzati, soprattutto nelle zone rurali. Levine: Arriviamo al problema degli psicofarmaci che sistemano gli “squilibri chimici”. Mosher infatti rileva ironicamente che l'APA dovrebbe ormai più correttamente definirsi American Psychopharmacological Association, in quanto essa risulta completamente asservita ai capitali delle industrie farmaceutiche, che ne finanziano i meetings, i simposi, i convegni, le ricerche, in cambio naturalmente della disponibilità degli psichiatri a trasformarsi in spacciatori di farmaci. L’implementazione della ricerca sui problemi psicologici è importante quanto lo sviluppo di migliori trattamenti o l’espansione della disponibilità di servizi. ’affidabilità dell’assistenza al malato di demenza da parte della rete familiare (con lo sviluppo economico degli ultimi anni infatti, la struttura familiare cinese sta diventando maggiormente simile a quella dei Paesi occidentali, con meno tempo destinato all’assistenza degli anziani malati del nucleo familiare).

La presa del caso nelle malattie acute prende meno tempo rispetto ai casi cronici, poiché si valutano principalmente i sintomi dell’acuto, come descritto in precedenza. I filosofi delle malattie mentali si occupano di esaminare i problemi di tipo normativo, epistemologico e ontologico. Il contenuto di questo scritto è una serie di riflessioni sul ruolo dell’aggressività in alcune malattie mentali e nelle condotte criminali. Il Disagio Psichico è una condizione che da sempre è stata presente nelle società anche se con volti differenti legati ai particolari periodi storici, che hanno portato, ogni volta, ad un ri-orientamento della pratica clinica stessa. Che società si avrà, quale disagio sociale si costruirà là dove le persone sono psicologicamente ed emotivamente dipendenti da un oggetto esterno ad esse? La Cina è comunque in linea con la globale crescente consapevolezza delle ripercussioni sulla salute pubblica, sociale e sui risvolti economici legati ai disturbi mentali. La prima legge sulla salute mentale nazionale della Cina del 26 ottobre 2012 è un chiaro esempio di una risposta politica nazionale per la presa in carico di questo tipo di patologie.

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